giovedì 7 luglio 2011

Dove eravamo rimasti? Di come si possa parlare di libri non avendone mai scritto uno

Papero: ho appena letto un articolo di luca sofri che hai pubblicato su fb http://www.wittgenstein.it/2011/07/06/il-servizio-pubblico-e-i-libri/
Zobeide: mi interessa aprire un dibattito (intenzione che a quanto pare non ho raggiunto visto che sei l'unico che l'ha letto)
devo dire che mi ha colpito molto, effettivamente tratta l'argomento al di fuori della contrapposizione "grandi vs piccoli" o "cattivi vs buoni"
Papero: a parte nn condividere minimamente le opinioni espresse, mi è sembrato un pochetto autoreferenziale. Certo, una verità è tale a prescindere da chi la esprime
soprattutto nn capisco perchè la soluzione sia la "pubblica pecunia" e non la gratuità del web.... di idee da difendere dal Vil Denaro Guidato dal Mercato, no?
di qsto si tratta
Zobeide: a me sembrava invece che fosse proprio "contrario" alla pubblica pecunia, sostenendo non di creare le librerie di stato, ma di usare altre tattiche
e mi pare parli anche della gratuità del web, nel senso dei libri auto-prodotti e degli ebook, che costano meno
certo, la botta finale sul "suo libro"
se la poteva risparmiare
Papero: nn trovo il punto in cui si parli di web
Zobeide: verso la fine
aspetta che lo riprendo in mano
mi sa che l'ho letto nei commenti
Papero: appunto
Zobeide: beh, anche i commenti sono importanti
Papero: mi sembra che l'articolo parli largamente di quali siano gli ostacoli a un sistema di pubblici finanziamenti, ma nn al fine di dimostrare che sarebbe un'abberrazione, quanto invece a trovare soluzioni x poterlo organizzare
(una b di troppo, sorry)
Zobeide: potrei dire "abbberriamoci tutti assieme :D"
Papero: hai scritto un libro e nn lo pubblicherai mai? apri un blog e pubblicalo lì, gratis
di idde parliamo, no?
(idee)
(oggi digito col culo, già 3 caffè)
Zobeide: sì, altrimenti lo pubblichi con il servizio di self-printing
ho un amico che si è pubblicato così il libro, ha dato alcune copie ad una libreria qui in città e poi il resto è online, se lo vuoi lo compri a 7€+spese spedizioni e mi aveva detto che a lui restano 2.5/3€
Papero: quindi mercato, non idee "che formano un pezzetto – piccolo, per carità – delle opinioni e della cultura di un paese."
nn capisco la sovrapposizione fra Idee e Libri
Zobeide: nei commenti una ha parlato di superare il "feticismo" verso l'oggetto libro, la carta
personalmente ritengo che uno può anche guadagnarci dalla pubblicazione delle sue idee, ma NON con lo stanziamento pubblico
abbiamo visto che cosa succede quando danno i soldi per i film di "particolare interesse"... delle ciofeche immani
Papero: ma certo che uno può guadagnarci con le idee contenute in un libro che ha scritto, lapalissiano! ma non comprendo l'assunto per il quale sia un DOVERE guadagnarci. Se il fine è la diffusione delle idee, soluzioni ce n'è. Se è x aprire il mercato, nn vedo perchè vada aperto solo x libri nobili: discutiamo di come aprirlo x tutti
Zobeide: esatto
su questo concordo
per questo sono contraria al "finanziamento pubblico"
Papero: e allra che c'entra la diffusione delle idee?
Zobeide: beh, il libro sarebbe veicolo di diffusione di idee
Papero: ma nn tutte le idee vengono difuse attraverso i libri, qsta sovrapposizione è pretestuosa
Zobeide: esatto, la sovrapposizione non solo è pretestuosa, ma anche pericolosa, perchè sottintende un "tutto il resto NON veicola idee o cultura" e ti fa cadere nel tranello libro (in quanto oggetto fisico) = unico baluardo della cultura
Papero: mi spingo oltre: solo l'Intellettuale espone idee, ovvero la comunità riconosce la bontà e la necessità di salvaguardia delle idee dell'Intellettuale che in quanto tale deve essere professionale e professionista
Zobeide: quindi alla fine da proteggere è l'Intellettuale, non il suo prodotto
Papero: il mercato viene vissuto come un'Orribile Bestia che divora quanto c'è di buono. Lungi da me essere liberista senza dubbio alcuno ( i senza se e senza ma mi innervosiscono: io sono solo per i se e i ma), ma nn capisco perchè, non piacendoti, non te ne disinteressi anzichè piangere miseria x un prodotto chiamandolo idea
un'idea venduta è un prodotto: non diminuisce di valore, ma sottosta alle leggi di mercato. Scalvalcarle? certo, ma x il prodotto, non x l'Idea
se è solo l'Idea, regalala
donala al mondo
Zobeide: chi si lamenta del mercato (vissuto come una orribile bestia) lamenta anche il fatto che la SUA idea NON possa essere regalata al mondo
Papero: bugia
Zobeide: spesso chi si lamenta del mercato è chi è fuori dal mercato
Papero: se io commento sul blog l'articolo che ho letto, esprimo un'idea: nn mi pagano
la regalo
se sul ns blog pubblicassimo il tuo ultimo romanzo, sarebbe lì disponibile alla lettura
ma dovresti decidere di non farne Prodotto
se lo vuoi vendere (giustissimo), ci sn leggi che nn fai tu. se nn ti piacciono, trovi idee diverse x venderlo, come l'ingegnoso amico che citavi
Zobeide: certo, ma per molti l'idea è il prodotto... o meglio, se l'idea non è veicolata dal supporto libro non è una vera idea
Papero: e allora ti siedi in cattedra a piangere contro le ingiustizie del mondo anzichè iniziare una buona volta a fare una piccola rivoluzione
carissimi, il mondo non è affatto giusto. E meno male
Zobeide: esatto!
Zobeide: nemmeno a me piace chi si lamenta per il mercato, ma non fa nulla... personalmente ritengo che sì, le grandi case editrici fanno il mercato, che sì, alla fine sono sempre gli stessi nomi che girano e che sì, appena trovano un filone che "tira" lo sfruttano alla nausea, ma è il mercato... se la maggior parte dei lettori compra così (forse anche perchè un po' instradata, ma la promozione è sempre parte del mercato), allora bisogna che chi piange per essere fuori dal mercato trovi un'altra soluzione
che non preveda l'intervento statale
Papero: dov'è il problema se il mercato impone (horribile dictu) prodotti che nn ti piacciono? evitali. Ma con consapevolezza di essere nicchia e non maggioranza. E l'onere del successo e della diffusione sta a te
Zobeide: esatto
Papero: il problema del finanziamento statale non è una qstione di soldi, bensì una teorizzazione del ruolo dello stato come Aggiustatore delle distorsioni. Corretto, sia ben chiaro: ma solo in ultima istanza. Prima sta il singolo, che se la deve cavare da sè
nel frattempo tremonti da del cretino a brunetta
Zobeide: oh-oh
perchè Tremonti dà del cretino a Brunetta?
Papero: vai sulla home di repubblica
Zobeide: (micidiale OT: le scarpe che indosso mi fanno male e non ne ho di ricambio)
Papero: video bomba
Zobeide: ho letto la sinossi, ma dopo lo vedo
Papero: pensavo di nn pubblicare la ns discussione sul blog.... a gratis nn faccio + nemmeno i pompini
Zobeide: davvero? come mai?
Papero: nn c'ho + 18anni, dopo un po' mi fan male le mandibole
Papero: (che è una, ma fa cosi lavoratrice averne 2)
Zobeide: intendevo per la pubblicazione
Zobeide: per i pompini, ho lo stesso problema, ritengo che manchi una ginnastica per le mandibole
Papero: l'avevo capito, volevo rinnegare quanto appena detto e provare a tira su 2 soldi

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