giovedì 5 maggio 2011

Paternità

Papero: oggi operano mio papà
l'ho saputo x errore ieri
Zobeide: cosa?
di che? quando?
Papero: menisco
stamattina
suppongo abbiano già fatto
ero a casa x il regalo al Nipote, quando mia mamma dice: vado a preparare il pigiama x domani
chiedo delucidazioni, e mi racconta. Aggiungendo: ma nn te lo avevano detto?
vabbè
ci chiederemo un giorno se stai meglio tu o io. Non è una domanda retorica
Zobeide: bah
hai intenzione di chiamare?
Papero: bella domanda
consigli?
Zobeide: ti direi di non chiamarlo
Papero: l'ipotesi di chiamare lui è di scuola. La scelta è fra chiamare mia mamma e nn chiamare affatto. Propendo x la seconda
ma nn è una bella giornata oggi
nn perchè sia preoccupato. Forse perchè nn lo sono x nulla
Zobeide: e ti senti in colpa per questo?
Papero: aggiungo, nn vorrei sembrare un mostro, che è un'operazione sciocca senza alcuna complicazione
Zobeide: sì lo so, probabilmente la deve fare anche papà
Papero: nn mi sento in colpa. Ma si palesa una situazione oggettivamente marcia. Sono parte di una situazione putrefatta
mi fa schifo
Zobeide: beh sì, ci credo... più che altro fa male
ma quando chiami di cosa parlate?
Papero: quando chiamo chi?
Zobeide: tua mamma
Papero: raramente chiamo, lei mai. Chiamo se so che c'è qualche situazione di difficoltà (uno zio, lei, i nipoti....). Scendo una volta la settimana a cena e parliamo di tutto. Lui è a tavola fino alle 8 e nn parla. Poi va via (in un'altra stanza, a letto, esce).
Fa veramente schifo tutto questo
Proprio schifo
(lacrimuccia)
Se ci penso alla fine parliamo di tutto proprio x nn parlare di nulla. Lei nn mi chiede mai della mia vita.
Zobeide: non ti senti derubato del suo affetto e della sua partecipazione alla tua vita?
(scusami se sono un po' brusca)
Papero: difficile da dire. In parte sì, ma mi ha fatto bene
parlando di mia madre, nn mi è mancato il suo affetto
mi è mancata l'esplicitazione
il gesto
tu e tua madre vi baciate?
noi no, mai fatto. Non ricordo nemmeno da bambino
però mi ha fatto forte questo
Zobeide: noi sempre, anche adesso ogni mattina
in che senso ti ha fatto forte?
Papero: penso a me stesso come individuo autonomo, indipendente. Io mi sento forte (tutto sommato; oggi nn molto), nn mi definisco come figlio marito amico gay o quant'altro. Sono prima di tutto da solo
io però cerco molto i gesti. Col Dottore anzitutto
poi vabbè, mia madre mi teme, ma qsto è un altro discorso
Zobeide: come ti teme? ha paura che tu le faccia del male?
Papero: vedi che nn esce mai il termine "papà"
no! è un timore culturale
mi vede lontano
mi vede "sopra", nn "accanto"
e sbaglia
ma di grosso
Zobeide: non so cosa dirti... se ci penso la situazione è veramente assurda
Papero: lo so, nn volevo metterti in difficoltà
Zobeide: non è difficoltà
Papero: però soli si diventa forti (forse), ma nn si sta sempre bene
almeno quando ci sn giornate cosi, il desiderio di paternità se ne va di colpo
Zobeide: un contraccettivo naturale (volevo usare la parola contraccettivo in una conversazione)
Papero: + contraccettivo che mettere il pisello in un culo nn ce n'è
te lo consiglio
:-)
o forse ;-(

Papero: Pubblico anche questa. Tipo messaggio in bottiglia
Uso privato di blog collettivo

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