martedì 15 marzo 2011

Di come ognuno debba essere snob a modo suo

Donna Zobeide: leggi qui.
Papero: Guia Soncini quel niente snob. E ognuno lo è a modo suo. Dovrebbe selezionare meglio la gente che frequenta
gente che non distingue Tom Wolfe da Virginia Woolf
sono fra quelli probabilmente. Per me non è importante, se per lei lo è cambiasse frequentazioni
Donna Zobeide: beh, Tom Wolfe ha scritto solo il Falò della vanità che è abbastanza noiosetto.
Papero: è una di quelle che se salisse su una metropolitana e sentisse parlare di Nora Ephron, correrebbe a casa per una maratona di Uomini e Donne
Donna Zobeide: intendi la Guia?
Papero: Sì. che poi sono così anche io, ma con una differenza. Non ho la minima intenzione di lamentarmi della poca cultura altrui. Continuo a considerarla una cosa buona, un aiuto per me. La
Donna Zobeide: io non sapevo chi fosse Nora Ephron
Papero: Dov'è il problema poi con gente che si interessa di cultura bassa? Io sabato sera ho guardato 2 film: prima Seraphine (biografia della Louis), poi Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti. Fra l'uno e l'altro mi son fatto un'oretta di Ballando con le stelle: irrinunciabile
sono fuffa o sono colto?
Donna Zobeide:  sei una coltissima fuffa
se ragioniamo come Guia
Papero: credo di non aver bisogno di sentirmi intelligente
e quindi negare di vedere la tv
ieri sera nelle pubblicità dell'Infedele guardavo il GF.
e ho perso un pezzo della discussione su Parmalat perché una tizia grassoccia incontrava il padre della sua bambina che aspetta un figlio da un'altra, il tutto a 22 anni appena compiuti
qual è la differenza fra Mucchetti (analista economico del Corriere) e Alessia Marcuzzi? Semplice: la Marcuzzi veste malissssssssssssssssimo
Donna Zobeide: a proposito: io il Gioiellino lo voglio vedere
mi fa impazzire la frase del trailer riferita ai soldi "li inventiamo"
Papero: ne ho visti spezzoni ieri sera. Pare recitato maluccio
Donna Zobeide: sarà la cosa migliore del film
Papero: a proposito: guardati Seraphine
una grande occasione sprecata
Donna Zobeide: in che senso?
Papero: in verità non conoscevo Seraphine Louis come artista. Ma il film si concentra sulla vita della donna anziché spiegare l'anima della sua arte. Nei primi 45 minuti viene evitata la rappresentazione di un quadro. Poi, quasi come un alibi, c'è una lunga scena muta nella quale lei mostra 10 suoi quadri. Ma non spiegati, mostrati.
la regia stessa sceglie uno stile quasi impressionista. Ovvero il contrario della pittura della
Louis. L'interesse diventa il pettegolezzo, ovvero la cronologia della vita disgraziata della donna da un lato; dall'altro, spunto per il manierismo del regista.

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